La serpe e l'acqua benedetta

 di Adelio Morales Vaquez

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Che fine ha fatto Emanuela, quella ragazza scomparsa nel lontano giugno del 1983?


Perché, davanti a questo abominio del passato, le personalità eccelse della Santa Sede continuano essere reticenti?
Semplice, perché ne sono direttamente responsabili.
Di questo non c’è da meravigliarsi, visto che appartengono a quella stirpe di mestatori, mimetizzati da buon samaritani, con lo scopo di accecare la gente, avvalendosi dell’emblema e del candore di Cristo come paravento, per nascondere le loro scostumatezze più depravate, da sempre.



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  Adelio Morales Vaques Scrittore indipendente Lettera aperta alla Santa Sede Roma Che fine ha fatto Emanuela Orlandi, quella ragazza scomparsa nel lontano giugno del 1983? Spesso mi chiedo come voi, figure eccelse della Santa Chiesa, che dite di essere portatori della parola Cristo, continuiate ad essere reticenti davanti a questo abominio del passato. Come pretendete di sconfiggere l’ipocrisia, quando lei stessa governa il vostro cuore e la vostra vita? Come pretendete di redimere le anime dalla schiavitù del peccato, quando la vostra predisposizione è di inzuppare la vostra testa nell'orinatoio di Satana, per acquisire ricchezza e potere in quel mondo ristretto, chiamato Mondo Civile? Sì, sto riferendomi all'orinatoio di Satana: quel piccolo, buio, loculo mentale, in cui è allocata pure la sapienza dei cosiddetti maestri della cultura, professori, intellettuali, benpensanti, che amano mettersi in mostra, per essere poi innalzati e plauditi. Ipocriti!
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