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Visualizzazione dei post da settembre, 2024
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La conoscenza umana, legata alla mente e al calcolo *** La visione, la percezione e la sensazione, legata allo spirito Adelio Morales Vaquez È da dementi pensare che la conoscenza umana, legata unicamente al calcolo, alla valutazione puramente mentale, possa avere ragione sulla sapienza spirituale, legata alla visione, alla percezione e alla sensazione. L’essenzialità irreprensibile dei benpensanti, che io definisco “pavoni intellettuali insensati", che amano porsi al centro dell’universo, attraverso i “mass media”, ovvero, attraverso la televisione e i giornali, a discapito di chi vorrebbe elargire una giusta e una valida visione, è a dir poco riprovevole, per non dire sciagurata. Pertanto, continuo a ribadire, fino allo spasmo, che, davanti a un’informazione giornalistica di massa, così insensata, così ambigua, così distorta, così invasiva, non rimanga altro da fare che avvalersi delle potenzialità percettive e sensitive del proprio spirito, a condizione, ovviamente, che l’i...
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È veramente penoso sapere che, la maggior parte della gente, sia rinchiusa in un loculo mentale perenne, senza saperlo Adelio Morales Vaquez Una domanda sorge: quella moltitudine di gente, rinchiusa nella gabbia dottrinale del mondo dell’informazione attuale, potrebbe, eventualmente, impossessarsi delle capacità necessarie, per vedere aldilà delle proprie scarpe? Impossibile, poiché l’influenza pastorale dei giornali, della televisione, e di qualsiasi altra condizione mediatica, assoggettata al Sistema e al Potere, distorce la visione mentale dell’individuo, con una preponderanza tale, da ridurre a una semplice utopia il diritto alla libertà del sapere. Pertanto, l’unica via d’uscita da questa esemplare sottomissione cognitiva di massa, è quella di tornare indietro, rimarcando i passi della propria vita vissuta, fino all'infanzia, attraverso una stradina stretta e angusta, per recuperare la propria unicità, la propria identità spirituale, abbandonata e lasciata ad oziare per lungo ...
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  Nagasaki e Hiroshima Adelio Morales Vaquez Nel conflitto con il Giappone del 1945, sono convinto, anzi sono certo, che furono gli Stati Uniti, esortati dal Capitalismo Occulto, in forma strettamente riservata, a persuadere l'Imperatore Hirohito a posticipare la resa, previo indennizzo, per giustificare il lancio delle bombe atomiche su Nagasaki e Hiroshima, per testarne i reali effetti e come atto di forza verso la temibile Russia. Furono dei veri test nucleari, sulla popolazione inerme, che nulla avevano a che vedere con la GUERRA, visto che, nella realtà, tutto il Giappone, ormai distrutto sotto tutti gli aspetti, pure militarmente, attendeva con ansia di formalizzare, al più presto, la resa incondizionata.  
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Un appello rivolto ai grandi maestri della cultura, intellettuali, giornalisti Adelio Morales Vaquez Perché voi, grandi maestri della cultura, intellettuali, giornalisti, continuate ad alimentare, come degli ossessi, un teatrino, un “grande fratello”, un mondo dell’informazione vergognoso ed osceno? Mi riferisco proprio a voi che, pavoneggiando sugli schermi televisivi, spudoratamente, vi definite portatori della conoscenza, mentre invece, con preponderanza, seguitate a distorcere la visione mentale dell’individuo, a tal punto, da ridurre una semplice utopia il diritto alla libertà del sapere e della conoscenza. Dalle vostre bocche, mentre dibattete quotidianamente nelle relative trasmissioni televisive, non esce una sola parola che abbia qualche relazione con ciò che la gente comune vive e conosce. Siete tedianti, ossessivamente uguali a voi stessi! Sembrate dei ricoverati che vivono la loro paranoia, rinchiusi in una gabbia di un universo concentrazionario. Avverto pure qualcosa di...
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Ribellarsi al sistema dell'attuale mondo, manipolatore e distruttivo, è un dovere ! Adelio Morales Vaquez Ribellarsi al sistema dell'attuale mondo, manipolatore e distruttivo, è un dovere verso il prossimo e verso Dio Onnipotente, "Colui che  È " !  Non mi stancherò mai di sperare di trovare persone ancora vive nello spirito, come me, che possano riuscire ad oltrepassare i confini visuali delle proprie scarpe, per liberarsi dalla gabbia mediatica distorta ed invasiva, di questo mondo, che mira ad atrofizzare l’unicità percettiva e creativa del singolo individuo, inducendolo a fondersi con la massa, in un unico spirito e in un ideale comune, da manipolare e canalizzare poi, come fosse un robot, verso un’unica tendenza esistenziale. Tutto ciò è orribile! Equivale alla morte dell’umanità! È come voler uniformare, con un unico colore, l’arcobaleno, che significa Vita.