L’unicità spirituale: il vero senso della Vita

Adelio Morales Vaquez

La verità e la sapienza sono racchiuse in quell'opera d’arte meravigliosa, che Dio Onnipotente, Colui che È, ha creato, chiamata Madre Natura, con la quale ci si dovrebbe rapportare quotidianamente, interagendo con ogni singolo elemento, per alimentare il proprio spirito, il proprio ego, la propria identità, i propri colori, dalla quale attingere le risorse necessarie, messe a disposizione, per ampliare il raggio visivo, le potenzialità percettive, intuitive e creative.

Secondo quanto ho appurato, la maggioranza della gente preferisce rimanere segregata nell'angolo ristretto delle proprie scarpe, poiché afferma di non credere all'idea che vi possa essere un mondo molto più ampio, invisibile agli occhi fisici, percepibile solo attraverso lo spirito. 

In effetti chi si preoccuperebbe di alzare lo sguardo per alimentare quella fiaccola che tiene in vita la propria unicità?

Pochi o, addirittura, nessuno! Affermano che sia piuttosto infantile! Ma di questo non c’è di cui meravigliarsi, visto che già dall'età di sei, sette anni, tramite l’insegnamento scolastico, inizia già un percorso distruttivo, di tutto ciò che è Vita, di tutto ciò che appartiene a quel mondo spirituale, da cui attingere a quella dote, innata, creativa e percettiva dell’individuo.

Ripeto: sto riferendomi alla soppressione di quel nutrimento spirituale, fondamentale, per mantenere in vita la propria unicità, il proprio spirito, i propri colori, da cui si sviluppano quelle potenzialità antiche, uniche, offerte da Madre Natura e dal suo Creatore Onnipotente, Colui che È, permettono di allargare il raggio visivo dell’osservazione e capire il vero senso della Vita.

Mi addolora notare sempre più cadaveri che camminano, guidati esclusivamente dalla mente, che è lo specchio di questo mondo materialista e consumistico, in cui l’unico fine, comune a tutti, sia l’arrivismo e il denaro.

Ma quanto è amato questo rampantismo e questo dio denaro?

 


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